Massaggio Linfodrenante

MASSAGGIO LINFODRENANTE: metodo Vodder

È un massaggio altamente “tecnico” che nelle sue piccole parti viene utilizzato in quasi tutti i massaggi, data la sua comprovata efficacia sul piano terapeutico. Viene indicato dai medici per la cura di diverse patologie del sistema linfatico.

CHI È EMIL VODDER?

Fisioterapista e biologo danese, mise a punto il Drenaggio Linfatico Manuale, meglio conosciuto come Linfodrenaggio, nel 1932.

Si rese conto che attraverso la stimolazione della circolazione linfatica era in grado in tutti i casi di ridurre e spesso di far scomparire gli edemi (ristagni di liquido linfatico).

Attraverso la sperimentazione su un paziente affetto da sinusite ed acne si rese conto che la stimolazione in modo dolce del sistema linfatico di viso e collo della persona trattata, consentì la risoluzione della malattia senza che ci fossero successive ricadute.

Da allora proseguì la sua ricerca insieme alla moglie Estrid, esperta in medicina naturale. Nel 1936 hanno presentato il nuovo metodo di massaggio al Salone Internazionale della Salute di Parigi.

LA LINFA

È il liquido incolore e trasparente contenuto nei vasi linfatici e nei linfonodi. Attraverso di essa passano all’interstizio sostanze nutritive utilizzate dalle cellule dei tessuti per il loro metabolismo e vengono poi rilasciati nello spazio interstiziale i prodotti di scarto. Questi vengono raccolti dal capillare venoso e successivamente eliminati attraverso la circolazione venosa e il sistema emuntorio renale (i reni ultrafiltrando il sangue producono un’ulteriore scoria: urina).

Nella linfa sono presenti anche i macrofagi, cellule con attività di tipo fagocitario, che inglobano e digeriscono residui cellulari, agenti patogeni o comunque corpi estranei.

CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE:

  • infezioni in fase acuta, dolore in determinate zone con tumefazione della parte dolente. (non si pratica il massaggio per non diffondere l’infezione al linfonodo o alla stazione linfatica);
  • tubercolosi: è importante sapere che il bacillo Koch, responsabile della tubercolosi umana, possiede un’elevata affinità per il tessuto linfatico ed i linfonodi;
  • Tumori maligni o sospetti: in questo caso il discorso si fa un’po più complesso. In persone con neoformazioni in corso di accertamento diagnostico ci si asterrà dal praticare qualsiasi tipo di massaggio o intervento di tipo estetico sopratutto nella zona interessata, fino a che il cliente non sarà stato adeguatamente studiato e non sia stata formulata una diagnosi di certezza.

CONTROINDICAZIONI RELATIVE:

sono date dalle situazioni che potrebero risentire sfavorevolmente del Drenaggio Linfatico manuale globale o eseguito senza alcuna precauzione, ma che sono favorevolmente influenzate da una manualità di Drenaggio Linfatico ben eseguita e sopratutto dal rispetto di alcune fondamentali regole, tra queste, quella di distribuire il lavoro settorialmente durante l’arco di tempo di settimane e non di soli pochi giorni.

  • Insufficienza cardiaca: il cuore pur lavorando al massimo delle sue possibilità, non riesce a smaltire tutto il liquido che dovrebbe nell’unità del tempo. Quindi la linfa che si muove con il drenaggio, tramite il Terminus, deve passare attraverso la pompa cardiaca. Il drenaggio verrà fatto in modo da aiutare il cliente senza provocare al suo cuore un sovraccarico di lavoro. Il Drenaggio si applicherà in modo settoriale, trattando ad esempio un arto inferiore all’inizio della settimana e l’altro alla fine della settimana; gli arti superiori nella settimana successiva e cosi via, fino ad eseguire un trattamento completo in 10-15 giorni circa. In questo modo si evita l’arrivo al cuore di ingenti quantità di liquido e si permette allo stesso tempo al cliente di alleggerire il volume ed il peso dei suoi liquidi interstiziali.
  • Insufficienza renale: il drenaggio viene eseguito come nel caso del tipo cardiaco, è comunque meglio che il cliente sia seguito da vicino da un medico.
  • Ipertiroidismo: in genere si tratta di persone magre costituzionalmente o che presentano un dimagrimento dovuto alla particolare eccitazione metabolica, conseguenza della loro malattia. A volte le persone possono presentare il mixedema circoscritto pretibiale o edema duro degli arti inferiori, allora il drenaggio viene indicato con le precauzioni necesarie.
  • Asma: la difficoltà è data dal fatto che il cliente affetto da questo tipo di patologia riferisce un senso di permanente oppressione toracica e di compressione intorno al collo, non riesce a stare sdraiato. All’inizio del trattamento le manualità vengono eseguite in posizione seduta.
  • Vagotonia: al momento di rialzarsi (fine trattamento), i movimenti devono essere graduali. Questo per compensare il momentaneo ipoafflusso cerebrale, altrimenti si potrebbero manifestare vertigini e senso di mancamento.

 

INDICAZIONI ED EFFETTI DEL DRENAGGIO LINFATICO MANUALE:

  • Effetto antiedematoso: è il più spettacolare degli effetti che si ottengono con il drenaggio. Ottimi risultati sugli edemi, soprattutto linfatici, sia primari che secondari ad interventi chirurgici, sulle stasi che possono residuare in persone che abbiano subito interventi di safenectomia o sclerosanti sulle varici, sugli edemi perimalleolari che spesso compaiano con il caldo o la prolungata posizione eretta. Anche gli edemi alle mani e viso regrediscono fino a scomparire. In caso di edemi allergici e post-traumatici, sia che si tratti delle conseguenze della rimozione di un apparecchio gessato che di una banale distorsione.
  • Effetto sulle difese immunitarie: nei casi di acne, ferite chirurgiche o accidentali, facilità alla colonizzazione batterica o virale delle prime vie aeree (tonsilliti, faringiti, ecc.), problemi di tipo dentario, qualli la paradontopatie, oppure dopo estrazioni dentarie anche multiple (effetto anti infettivo, cicatrizzante e antiedematoso). NON va applicato nei casi di acuzie poiché se ne favorirebbe la disseminazione, come anche nel caso delle infiammazioni ricorrenti delle prime vie aeree va effettuato al di fuori dei periodi di crisi.
  • Effetto cicatrizzante: nei casi di piaghe torpide o di ulcerazioni difficilmente curabili con i comuni metodi di disinfezione. Indicato anche in persone affette da diabete. Ottimo in caso di ulcere varicose (si ha una rapida guarigione dell’ulcera con la riconstruzione di una superficie cutanea tonica e compatta e molto resistente), piaghe da decubito, ustioni.
  • Miglioramento della microcircolazione: si migliora la mobilità dei vasi agendo sull’efficacia dello svuotamento del linfagione e sulla ripresa della ritmicità delle contrazioni della sua muscolatura liscia. Si ottiene una migliore ossigenazione cellulare ed una accelerazione dei processi di filtrazione-riassorbimento a livello capillare sanguino. Si ha un miglioramento del tono muscolare nell’aspetto generale cutaneo, nel trattamento della cellulite, ecc.
  • Effetto rigenerante: miglioramento della nutrizione e della respirazione cutanee. Si promuovere un lento ma visibile miglioramento dell’aspetto della persona.
  • Azione antalgica e rilassante: i movimenti così lenti e ritmati hanno effetto sedatico e rilassante, favorendo in molti casi il sonno fisiologico in soggetti stressati e affaticati. Come effetto antalgico si esplica sulle contratture muscolari, strappi o distorsioni, cui si associa anche l’effetto antiedematoso.

Massaggio Antistress

Il massaggio antistress è una metodologia di intervento manuale, a indirizzo psicosomatico, con finalità di benessere. É una tecnica che tiene conto dell’unità psicofisica della persona e si rivela particolarmente efficace perche è in grado di generare effetti biologici, emotivi, energetici, relazionali, immaginativi e di coinvolgere la globalità sia dell’operatore sia dell’utente.

Gli obiettivi del massaggio antistress sono definiti in due tappe successive e complementari:

  • trovare un nuovo equilibrio: abbandonare i pensieri per entrare in relazione profonda con se stessi, trovare le nostre risorse interiori;
  • abbandonare l’attività razionale: si lasciano andare i pensieri , mentre la mente si orienta sul corpo e sulle sensazioni di calma e di pace che si generano quando ci si libera dai propri giudizi, dai sentimenti e dalle emozioni. Si tratta di ricercare la propria centralità, cioè quella parte interiore che, istante per istante, ci rigenera e che possiamo contemplare soltanto se perdiamo i confini del corpo, del tempo, dello spazio e di ciò che crediamo di essere.

QUANDO È UTILE?

In caso di disagi generati da tensione muscolare permette di recuperare la capacità di rilasciare i distretti bloccati da un’eccessiva tensione muscolare e di ripristinare l’alternanza della funzionalità muscolare.

L’effetto del massaggio può essere amplificato dall’utilizzo di oli essenziali, degli estratti di piante e fiori, dei colori, dei suoni, della musica oppure del silenzio.

CONTRAINDICAZIONI:

  • non deve essere effettuato in caso di stati patologici, di processi infiammatori e febbrili, in ogni stato acuto e nelle parti del corpo sede di dolore;
  • non va praticato dopo interventi chirurgici, dopo tromboflebiti anche se pregresse, dopo traumi e in presenza di traumi;
  • non deve essere praticato con scopi terapeutici.

TUTTE LE SITUAZIONI IN CUI È INDICATO:

  • IN GRAVIDANZA: per accompagnare il significativo mutamento della forma corporea con il necessario adeguamento , sia durante la gestazione sia nella fase successiva, e per il recupero della propria forma fisica;
  • Nell’INFANZIA: per seguire l’evoluzione della corporeità incrementando la via della consapevolezza di se stessi attraverso il corp;
  • NELLA TERZA ETÀ: per contrastare la stereotipia e la difficoltà a il proprio corpo e il mondo circostante;
  • IN FASE DI DIMAGRIMENTO: per nutrire se stessi attraverso una via che non sia esclusivamente quella alimentare;
  • NELLA INTEGRAZIONE PERCETTIVA DELLA TOTALITÀ DEL CORPO: quando a seguito di malattie, interventi chirurgici o eventi traumatici una parte del corpo presenta delle difficoltà a essere accettata e reintegrata come parte di sé.

TRA I SUOI BENEFICI RICORDIAMO

  • Con pochi tocchi allenti la tensione, vinci l’ansia e ti ricarichi di energia;
  • combatti i dolori della cervicale;
  • sciogli subito i blocchi articolari;
  • faciliti la digestione ed elimini il gonfiore;
  • allontani i pensieri e ti aiuta a ritrovare la calma;
  • molto efficace contro l’insonnia.

Riflessologia Plantare

La riflessologia plantare è la proiezione completa di tutto il corpo su di una piccola parte dello stesso: i piedi. È un’arte terapeutica che consiste nel massaggiare alcuni punti o zone ben definite dei piedi, al fine di ottenere risultati terapeutici in altre parti del corpo.

La pressione esercitata sulla zona riflessa è una stimolazione nervosa che trasmette messaggi al cervello, stimolando ad intervenire su organi, apparati e sistemi coinvolti nella sofferenza, affinchè le risorse sane, ancora disponibili nel corpo, vengano liberate restituendo alla persona lo stato di benessere.

La meraviglia del massaggio riflesso e la possibilità che questo offre:

Risanare attraverso organi e visceri sani e “AMICI” senza necessariamente disturbare la parte malata. (M.T.C.)

La riflessologia ti puo aiutare a stare meglio!

ECCO QUANDO:

Riflessologia e pranayama:

  • gastrite, colon irritabile;
  • stitichezza, sovrapeso;
  • problemi alla colonna vertebrale;
  • attacchi di panico.

Riflessologia:

  • disturbi di ciclo, sterilità, problemi di metabolismo;
  • problemi del sistema endocrino, problemi circolatori;
  • alluce valgo ,altri patologie del piede.

Pranayama:

  • insonnia, ansia, stress;
  • fiato corto;
  • miglioramento prestazioni sportive e aerobiche.

Massaggio Connettivale Profondo

L’intento principale del massaggio connettivale profondo è quello di scavare e allentare le tensioni principali in modo che venga liberato il tossico accumulato sui tre strati del tessuto connettivo:

  • epidermide (cute);
  • derma sottostante;
  • tessuto sottocutaneo generalmente di spessore maggiore che è ricoperto dal derma.

Il massaggio connettivale evoca a livello cutaneo degli stimoli che vengono percepiti dalle terminazioni nervose e vengono poi elaborate dai centri di collegamento al midollo spinale. Infine questi arrivano fino alla parte nostra più cosciente, ovvero a livello cerebrale.

A COSA SERVE IL MASSAGGIO CONNETTIVALE?

  • RILASSANTE: scolla le aderenze della cute;
  • DECONTRATTURANTE: scioglie la muscolatura circostante all’area trattata;
  • MOBILIZZANTE: libera il movimento e il gioco articolare;
  • CIRCOLATORIO: migliora la vascolarizzazione;
  • POSTURALE: migliora l’assetto posturale;
  • RIFLESSOGENO: migliora la funzione dei visceri e degli organi collegati per via riflessa;
  • ESTETICO: le pressioni e frizioni del massaggio connettivale profondo correggono i difetti estetici (CELLULLITE, ACNE, alterazioni della pelle, ecc …);
  • PERFORMANTE: visto la sua grande efficacia è molto adatto anche per gli sportivi;
  • LINFODRENANTE: drena ed elimina i liquidi in eccesso, da ottimi risultati se associato ad un buon massaggio di drenaggio linfatico manuale, esaltando la funzione di filtro – scarico e riassorbimento dei liquidi corporei;
  • ANTISRESS: aiuta la decompressione dello stress accumulato durante il giorno;
  • ELASTICIZZANTE: allunga le fibre del sotto-cutaneo;
  • RIEQUILIBRANTE: regola le secrezioni ormonali.

PERCHÈ IL MASSAGGIO CONNETTIVALE PROFONDO FUNZIONA?

Il tessuto connettivale ha una caratteristica straordinaria: funziona un po’ come una pellicola fotografica dove viene “impressionata” la vita del nostro corpo. Infatti i traumi ossei e articolari e le sofferenze organiche vengono riflesse su tutto il tessuto connettivo. Per questo motivo, accedendo manualmente agli strati profondi cutanei attraverso le manovre caratteristiche del massaggio connettivale, è possibile “comunicare con l’intera matrice del connettivo” riequilibrando lo stato degli organi e delle strutture di sostegno.

Le frizioni e le pressioni allentano le fasce muscolari, ripristinando alcuni difetti posturali, alleviando il dolore o rioffrendo respiro alle articolazioni compresse.

REAZIONI E CONTRAINDICAZIONI:

Le reazioni del tessuto connettivo al massaggio possono spaziare dal prurito più o meno intenso ad ecchimosi (zone molto arrossate simili a un livido rosso) più o meno estese che appaiono solitamente alla prima seduta.

In alcuni casi possiamo avere delle reazioni neurali, quali sudorazioni. Ciò avviene per la diretta dipendenza dal sistema neurovegetativo.

In caso di reazioni di sfogo tossico molto importanti è un bene, perchè il tossico fuoriuscito (istamina) è meglio che venga eliminato! Se fosse rimasto nel corpo avrebbe causato alla lunga delle problematiche più o meno gravi. Si consiglia di usare una crema riequilibrante con un ph acido per neutralizzare questo effetto. Se il problema persiste, si consiglia di consultare il medico.

Il massaggio è CONTROINDICATO quando sono presenti ferite o infezioni della pelle:

  • immediatamente dopo un’operazione chirurgica;
  • immediatamente dopo la chemioterapia o la radioterapia, a meno che non venga consigliato direttamente dal medico;
  • nei casi di osteoporosi in cui il medico sconsiglia il massaggio;
  • nei casi di tendenza a coaguli di sangue. C’è infatti il rischio che dei piccoli trombi vengono mossi durante il massaggio, quindi i clienti affetti da patologie cardiache dovrebbero chiedere il parere di un esperto prima di sottoporsi al trattamento;
  • non va effettuato direttamente su ematomi, pelle infiammata, ferite non guarite, ernie addominali o in caso di fratture.

SI CONSIGLIA ESPLICITAMENTE DI CONSULTARE IL MEDICO ESPERTO PRIMA DI INIZIARE UN QUALUNQUE TIPO DI TRATTAMENTO. TRATTASI DI MEDICINA ALTERNATIVA, OMEOPATICA O NON ONDE VALUTARE IL PERSONALE STATO DI SALUTE CON VALUTAZIONE SPECIFICA DI EVENTUALI PATOLOGIE, INTOLLERANZE, ALERGIE, ECC …

Massaggio Sportivo

L’intento del massaggio sportivo è quello di stimolare molto bene e più possibile le masse muscolari e la rete nervosa per ottenere il massimo del beneficio (nel massaggio pre-gara) e addolcire la muscolatura e drenare l’acido lattico e il tossico (nel massaggio post-gara) per favorire un ottimo recupero fisico!

CONTRAINDICAZIONI:

  • traumi recenti;
  • processi infiammatori acuti, flebite e varici;
  • insufficienza cardiaca con edemi agli arti inferiori;
  • patologie del sistema nervoso centrale (epilepsia);
  • gravi necrosi;
  • processi febbrili;
  • neoplasie;
  • dermatite o dermatosi.

Taping Muscolare

APPLICAZIONE DEL TAPING MUSCOLARE:

Il taping muscolare non è una terapia ma una tecnica capace di stimolare la normale capacità di autoguarigione dell’organismo.

CHE COS’E IL TAPING ELASTICO ?

Il taping è un nastro elastico chiamato TAPE che, applicato nella maniera coretta, serve a :

  • Migliorare lo stato di benessere fisico
  • Stimolare le naturale capacità di guarigione dell’organiso
  • Migliorare l’asseto posturale
  • Migliorare la performance sportiva negli atleti

PERCHE FUNZIONA?

Il taping elastico applicato sulla pelle forma delle “convoluzioni” piccoli pliche cutanee. Ha un effetto sia diretto sia per via riflessa, insieme al movimento del corpo produce micromovimenti del nastro che stimola i recettori cutanei e quelli degli strati sottocutanei determinando una risposta muscolare riflessa. Agendo su cute, muscoli, sistema nervoso e sistema linfatico, anche sulle articolazioni raggiunge i suoi obiettivi :

  • alleviare il dolore;
  • normalizzare le tensioni muscolari;
  • rimuovere la congestione venosa e linfatica;
  • migliora la vascolarizzazione sanguigna;
  • aumento dell’ampiezza del movimento articolare;
  • riduzione del dolore;
  • ripristino del tono muscolare, ecc …

Il taping non contiene alcun farmaco. Il colore non determina differenze fra i nastri in quanto l’efficacia è data dalla stesura degli elastici in base a delle tecniche ben precise.

Si può applicare con due modalità:

  • DECOMPRENSIVA: ha la funzione di riossigenare la muscolatura contratta, si utilizza nel recupero di traumi, nelle infiammazioni, nei casi di iper tono muscolare.
  • STABILIZZANTE: utilizzata soprattutto nelle riprese di infortuni e correzioni posturali.

    INDICAZIONI:

  • Fascite plantare, dolore localizzato sotto la pianta del piede e del tallone, come supporto dell’arco plantare e per alleviare il dolore;
  • distorsione del tarso del piede e tutti i dolori della parte dorsale del piede;
  • gonfiori, edemi alle caviglie;
  • prima della performance sportiva che utilizerà uno sforzo eccessivo della caviglia, oppure per distorsioni della caviglia o quando vi è una debolezza di questa parte;
  • tendine d’Achille;
  • sportivi in generale che sforzano maggiormente la parte tibiale;
  • ginocchio gonfio, dolori al ginocchio;
  • supporto alla rotula durante una performance sportiva dopo qualche trauma o per prevenire tale zona di un futuro sovraccarico;
  • lesione del crociato anteriore, per prevenire tale parte;
  • crampi , contratture, protezione da strappi e stiramenti al polpaccio;
  • forti dolori alla zona lombare, lombalgia;
  • cifosi dorsale, per correzioni posturali;
  • dolore alla zona cervico-dorsale;
  • dolore alla spala, protezione della spalla,per prevenire tale parte ad un futuro sovraccarico, correzione della spalla anteposta;
  • dolore al tricipite dopo un eccessivo sforzo, tutti i dolori al dorso della mano.

    CONTRAINDICAZIONI:

  • attenzione a chi soffre di allergie alla colla del cerotto!
  • Non utilizzare sulle ferite, eczemi, infezioni e neache vicino ad esse (il nastro non è sterile!)
  • Non si utilizza sui capillari fragili, trombosi acuta, flebite e in ogni caso su tutte le patologie vascolari.

Il Massaggio Decontratturante

L’obiettivo principale del massaggio decontratturante è quello di recuperare e mantenere una buona mobilità articolare, un buon tono muscolare e una buona flessibilità muscolare. Con una tecnica dolce si va ad agire in maniera specifica sul sistema muscolo-scheletrico e in particolare sui muscoli, fasce, tendini, legamenti e articolazioni migliorando la loro efficienza. La contrattura è di per sè un atto difensivo che insorge quando il tessuto muscolare viene sollecitato oltre il suo limite di sopportazione fisiologico. L’eccessivo carico innesca un meccanismo di difesa che porta il muscolo a contrarsi. Le manualità sono a volte molto energiche, ma generalmente lente, ampie e avvolgenti, con un effetto liberatorio molto positivo anche sulla psiche.

È una particolare forma di massaggio dei tessuti molli che comprende anche mobilizzazioni articolari dolci, stiramenti. Associato ad un’attenta analisi della postura che si assume nelle attività quotidiane, al regolare esercizio di strecing e ad un’adeguata attività fisica dà buoni risultati per contrastare tensioni, rigidità contratture, dolori muscolari e articolari di natura psicofisica (non dovute alle patologie), mal di testa di origine mio tensivo e per conbatere il mal di schiena.

Massaggio Olistico Rilassante

Il massaggio olistico rilassante è un trattamento che si pone come obbiettivo il rilassamento dei muscoli, articolazioni e nervi, e che vuole anche insegnarci ad allentare le tensioni.

Viene eseguito con manovre delicate, avvolgenti su tutto il corpo, utilizzando tutto ciò che riesce a mettere in armonia le dimensioni emotive, fisiche e spirituale della persona ( colori, suoni, aromi, ecc.) per stimolare il processo di guarigione, e ci conferisce un senso di felicità interiore.

Olistico inteso come tutto intero, ha origini dal greco “OLOS” che significa “totalità” e dunque un trattamento che considera la persona nella suo interezza , mente-corpo-spirito.

Il massaggio praticato regolarmente aiuta a mantenere il corpo giovane e la mente libera, a favorire il senso di benessere e a migliorare e conservare l’equilibrio psicofisico dell’individuo nella sua totalità.